There Is Light Into The Darkness è un’interessante raccolta di produzioni electro-techno: otto differenti tracce proposte da altrettanti artisti, che la Tantša Records, etichetta brasiliana, ha voluto sotto i riflettori per celebrare la varietà e l’energia della scena attuale. Ogni traccia porta un tocco unico, pur mantenendo un filo conduttore che lega insieme la compilation in maniera coerente. Il viaggio sonoro si apre con “Poseidon” di Noizzed, un pezzo di oltre otto minuti che immerge subito l’ascoltatore in un’atmosfera profonda e ipnotica, costruita su ritmi decisi e bassi pulsanti. Qui le influenze techno sono ben evidenti, ma arricchite da un sound design ricercato che mantiene alta l’attenzione per tutta la sua durata. Segue “BassDrum” di Prowler (BR), che come suggerisce il titolo, mette il focus su un’energia ritmica coinvolgente. La traccia combina pulsazioni potenti con elementi glitchati e industrial, donando un carattere robusto ma non invasivo, ideale per la pista da ballo. Elisa Audi entra in scena con “No Break”, un brano che si distingue per le sue linee melodiche squadrate e un andamento costante ma ipnotico. La traccia gioca su un equilibrio tra tensione e rilascio, mantenendo una qualità minimalista che non sacrifica la complessità. “Love Dealer” di LUMERTZ porta un tocco più emotivo alla raccolta, con atmosfere avvolgenti che fluttuano sopra un groove pulsante. Qui la techno incontra l’electro in un abbraccio delicato, con sottili melodie che conferiscono una profondità emotiva al pezzo. Anders (BR) con “Traits” vira verso un approccio più sperimentale. Le ritmiche spezzate e le frequenze basse ricche di dettagli fanno di questo brano un esercizio di stile che non rinuncia alla potenza. Il suono è denso, con effetti che richiamano la scienza del sound design contemporaneo. Felippe Yann con “Might Unearth Something” porta avanti una narrazione più scura, dove le percussioni metalliche e le texture ruvide creano un’atmosfera opprimente ma affascinante, mentre la tensione costruita lentamente culmina in un crescendo potente e coinvolgente. William Marqs, con “no.0121”, dà vita a una traccia caratterizzata da ritmiche serrate e bassline martellanti, ma con un approccio più melodico. Le melodie oscure che emergono tra le pieghe del ritmo aggiungono un senso di introspezione che si combina perfettamente con la pulsazione costante del beat. Infine, CVSP chiude la compilation con “Tungsten”, una traccia che riassume l’essenza dell’intera raccolta: techno pulsante con un’anima electro. Le frequenze basse martellanti e i synth acidi creano una tensione ipnotica che lascia l’ascoltatore sospeso fino all’ultimo secondo. “There Is Light Into The Darkness” rappresenta perfettamente l’anima della Tantša Records: un’etichetta che sa coniugare sperimentazione sonora e pulsioni dancefloor, portando sotto i riflettori artisti capaci di raccontare la complessità e la ricchezza della scena electro-techno brasiliana e oltre.