Dalla Bassiani, che non è una marca di prosciutti romagnoli ma una etichetta georgiana con base a Tbilisi, arriva Dold con questo The Revival Recordings, EP comprensivo di cinque original version in bilico fra electro e techno: sonorità che si stagliano assai dense e ben calibrate. Già dal primo ascolto, le cinque tracce in questione dimostrano la capacità di Dold di muoversi con disinvoltura, eleganza ed eclettismo minimale. “Work Me” apre l’EP con hi-hat frenetici e texture sotterranee che creano un’immediata tensione ritmica, mentre “Human’s Worst Friend” scava ancora più in profondità, con una base percussiva serrata che dialoga con elementi sintetici taglienti. “Solid Solitude” rappresenta probabilmente il punto di maggiore intensità del disco, con una progressione che cattura l’ascoltatore in un loop ipnotico dai contorni metallici. “Insight” introduce una dimensione più space e atmosferica ma allo stesso tempo funziona egregiamente sul dancefloor con il suo taglio concettuale e cupo. A chiudere il cerchio ci pensa “At A Loose End / Power Moves”, traccia che riassume l’approccio composito di Dold: beat acid sincopati, campionature frattali e una struttura che si muove tra l’urbano e l’astratto, confermando la personalità multiforme del produttore svedese.