Minimum Syndicat – Mutant Signal | Phase One

Quella dei Minimum Syndicat è musica da un’altra linea temporale, ammantata di futurismo funk e pulsioni mutant electro, intrise di trattamenti industrial cyberfunk. Suoni senza compromessi per dancefloor dissidenti, dispensati in cinque original version crude e iper-reattive. Si parte negli ascolti con “Return To Vetrem”, una ballad metropolitana cupa e barricadiera e si continua con “Marauders”, ancora più minimale ed esoterica. Si prosegue con “Morphic Funk”, dove le sonorità si fanno più intense, con una fusione di elementi funk distorti e ritmi elettronici che creano un’atmosfera quasi claustrofobica. “Silicunt Valley” vanta una struttura altrettanto frammentata e i suoi sintetizzatori acidi che sembrano dialogare con drum machine implacabili. L’EP si chiude con “BALK”, un brano che in poco più di cinque minuti costruisce un panorama sonoro denso e stratificato, dove l’elettronica più aspra incontra riverberi metallici e pattern ritmici ossessivi. Nel complesso, Mutant Signal | Phase One si configura come un’opera coerente e visionaria, che esplora territori sonori al confine tra electro, industrial e funk decostruito. Un lavoro che conferma la capacità dei transalpini di creare musica che sfida le convenzioni dei generi, proiettandosi verso un futuro distopico ma tremendamente affascinante.

 

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