Torna Syntax Error ancora sotto l’egida della sua Snork Enterprises e questa volta l’EP è particolarmente corposo, con ben cinque original version e una techno edit all’appello. The Streamer parte con “Expert Video Preacher”, una produzione già dal cipiglio abbastanza tecnoide, tipica del marchio di fabbrica dell’etichetta, che spazia fra varie influenze con grande nonchalance. “Rompere i confini oggi sembra rischioso” dicono a proposito, con molta conoscenza di come sia andata effettivamente la storia dell’elettronica dance, che ha certo più premiato l’attaccamento ai generi che la contaminazione a tutto spiano. Eppure Syntax Error sembra determinato a smentire questa logica, navigando tra i generi con un EP che punta deciso su un suono battente e molto fisico. Anche la seconda traccia, “Marauder”, porta in scena bassi profondi e potenti, un groove serrato e un’atmosfera cupa. Con “Sushi” la sostanza non è tanto differente e i sintetizzatori avvolgenti incalzano mantenendo le cadenze marziali e la tensione alta. “Toxic Ballet” è una traccia che cattura subito grazie al suo ritmo più frenetico, con un riff penetrante e accenti ritmici che spingono verso una sorta di rave oscuro, mentre “Expert Video Preacher” nella techno edit riporta al centro della scena il brano iniziale, accentuandone ulteriormente il minimalismo. Chiude l’EP Fokkuser, una traccia dal groove deciso che, pur nella sua linearità, mantiene alta l’intensità grazie a un basso pulsante e un sound design grintoso e ipnotico. In sintesi, The Streamer è un EP che non cerca di reinventare la techno ma ne abbraccia appieno l’estetica più intensa e viscerale. mettendo in primo piano il ritmo, la struttura e la fisicità del suono, dando vita a una selezione di tracce potenti, perfette per chi cerca un’esperienza diretta e senza fronzoli.