Si rifà a una visione distopica della società e del futuro che ci attende questa nuova raccolta della Ovelha Trax, label portoghese che unisce all’electro una buona dose di suggestioni breakbeat. “Mentre i sistemi intorno a noi si sgretolano, stiamo reinventando noi stessi, ricavando qualcosa di nuovo dalle macerie”. Questo il mantra che accompagna la compilation, un manifesto sonoro che celebra la creatività come risposta al collasso, la capacità di trasformare glitch e anomalie in groove pulsanti e contagiosi. L’album raccoglie 15 tracce firmate da una selezione eterogenea di artisti, dove si intrecciano ritmiche frammentate, bassline graffianti e visioni accelerazioniste. Ogni traccia sembra un frammento di un mondo in bilico, in cui i ritmi si fanno serrati e imprevedibili, come se riflettessero il caos di un sistema fuori controllo. L’atmosfera generale oscilla tra l’energia cruda del dancefloor e momenti di cupa introspezione, con beat spezzati e texture elettroniche che evocano macchine sul punto di crollare. La compilation riesce anche a mantenere una certa coerenza stilistica nonostante l’ampia varietà di approcci, grazie ad un filo conduttore che punta sul dinamismo ritmico e sull’inquietudine sonora. È un ascolto che parla tanto ai club quanto a un contesto più intimo, capace di catturare l’attenzione per l’audacia delle sue soluzioni sonore e per la capacità di trasmettere un senso di urgenza e resilienza.