Jerome Hill è il classico esempio di DJ e produttore forse non universalmente noto al grosso pubblico, ma con un solidissimo background che risale ai primi anni Novanta, alla scena delle radio pirata londinesi e a un eclettismo stradaiolo forgiato fra primissima elettronica, sound system e scratching. Sono quattro le original version adesso presentate per Don’t Recording, nelle quali Jerome Hill conferma la sua abilità nel bilanciare un’estetica irriverente con una solida tecnica di produzione. “All My Friends” apre l’EP con una miscela esplosiva di ritmi spezzati e bassline pulsanti. Il pezzo si costruisce su un groove accattivante, arricchito da sample vocali che strizzano l’occhio alla tradizione hip hop. La traccia è un omaggio alla comunità clubbing, con una personalità contagiosa che invita al movimento. “The Ghost Of New Beat” introduce un’atmosfera più rutilante, cupa e ipnotica. Con un ritmo incalzante e sonorità che evocano influenze retrò, il pezzo bilancia texture moderne e suggestioni nostalgiche, costruendo una narrazione sonora che affascina sia per la sua intensità che per il suo carattere enigmatico. “Dog Booty” cambia marcia, proponendo una traccia decisamente più eccentrica. Qui Hill lascia spazio alla sua vena più giocosa, con ritmi sincopati e synth stridenti che si intrecciano in una danza imprevedibile. Il pezzo è un perfetto esempio del suo approccio sfrontato alla musica elettronica. Infine, “Blip Trick Trak” chiude l’EP con altre enfasi vocali accompagnate da bassi corposi, sequenze di synth modulari e loop intricati, rivelando il lato più tecnico e sperimentale del produttore, mantenendo però un’energia da dancefloor che la rende irresistibile. Looming Large è un EP che sintetizza le qualità distintive di Jerome Hill: un mix unico di umorismo, competenza tecnica e rispetto per la tradizione elettronica. Un’uscita imperdibile per chi ama l’underground con un tocco di personalità.