Split EP equamente diviso fra Nicolas Etorena ed Elías Sternin. Due tracce a testa, in una combinazione di techno ed acid arricchita da melodie e citazioni retromani. Si parte con “Procrastination” di N.E, produzione minimale e acidognola, un po’ retromane e con vocal millesimati. Da questa si passa poi a “Lostrack”, un’altra cavalcata cinematica di oltre sei minuti, ben congegnata e immaginifica. Split #2 prosegue con il contributo di Elías Sternin sul lato B, offrendo una variazione interessante rispetto alle atmosfere proposte da Nicolas Etorena. “Dirty Spring” si apre con una trama sonora più ampia, dove ritmiche serrate si intrecciano a una linea acid decisa ma meno austera, quasi giocosa, con un’energia che richiama il lato più luminoso del dancefloor. Sternin alza poi la posta con “Falso”, il pezzo più lungo dell’EP, caratterizzato da un groove ipnotico e da una progressione lenta e meditativa che evoca ambientazioni notturne, scandite da dettagli sonori che emergono e si dissolvono gradualmente. Nel complesso, il contesto sonoro di Split #2 si colloca in un territorio che guarda al passato senza nostalgia, ma con l’intento di riattualizzarne le suggestioni. L’attenzione per i dettagli ritmici e melodici crea una narrazione coerente tra i due lati, pur mantenendo lo spazio necessario affinché le voci artistiche dei due produttori emergano con chiarezza.