Obergman è un producer svedese noto per la sua dedizione all’electro, influenzato tanto dalla scuola europea quanto dal suono classico di Detroit. Ha pubblicato in passato lavori su etichette di rilievo come Abstract Forms, CPU Records, e Brokntoys. Adesso per questo Pentaquark è in forza alla Craigie Knowes, etichetta scozzese guidata dall’omonimo duo di dj. La prima traccia in scaletta “Quasiparticle” è subito ipnotica, space e ribollente, vintage e contemporanea allo stesso tempo, una produzione che avvolge e trascina in un viaggio spazio-temporale grazie a melodie sfuggenti e percussioni precise che creano un senso di ipnosi, che incatena l’ascoltatore in un ritmo continuo. “Omega Centauri” ci immerge invece in un’atmosfera più contemplativa, giocando con bassi profondi e un ritmo leggermente più cadenzato, mantenendo la tensione ma aggiungendo un tocco di mistero che arricchisce l’ascolto. Con la title track, “Pentaquar”, siamo invece in territori electro particolarmente profondi e bassosi, con un groove pulsante, marcato da una ritmica serrata e arricchito da frequenze alte che sferragliano come scintille d’energia atomica. A chiudere la scaletta c’è “Cuspy Halo Problem”, un pezzo che si distingue per le sue sonorità più oscure e complesse, space e siderali, che confermano ancora una volta la capacità di Obergman nel dare vita a un’electro che sa essere complessa, ricca e sempre capace di sorprendere.