Arriva la seconda implementazione di Days on End, uscita che si deve a solotape per Silva Electronics. Sono nove le original version stavolta ma il costrutto – naturalmente – segue il medesimo corso della precedente uscita, continuando nel merito d’una elettronica piuttosto eclettica, in bilico fra electro, techno e pulsioni bass. Si spazia dai 120 ai 145 bpm – che non è escursione da poco – scorrendo la tracklist e continuando il percorso avviato con la prima parte si espande adesso il panorama sonoro con una selezione di tracce che combinano complessità e immediatezza. In “FlatLine” i ritmi minimali e il design sonoro ridotto all’essenziale evocano un’atmosfera contemplativa, mentre “Disintegration” innesta tensioni dark su una base ritmica robusta, creando un equilibrio tra caos controllato e precisione. Tra i momenti più distesi ma astratti “Water Notes” emerge come un frammento etereo che apre l’album con una leggerezza quasi fugace, in netto contrasto con le pulsazioni ipnotiche di “Talking to Myself”, che esplora un senso di introspezione espansa in oltre otto minuti. La title track, breve ma incisiva, chiude il viaggio con un richiamo diretto alla continuità del progetto. Un album che si riconferma coeso e variegato, proseguendo con coerenza l’approccio di solotape senza mai rinunciare a una certa spontaneità creativa.