Terrestrial Access Network – 3600 Seconds

Alla Shapeshifter Records arriva Collin Sullivan, aka Terrestrial Access Network, artista electro che non abbiamo ben capito se stia ad Austin, in Texas, o a San Diego, in California, maverick a suo agio con sonorità un po’ retromani che trovano il giusto equilibrio tra la grinta industriale e l’euforia da dancefloor. Sono quattro le tracce presentate e si dà subito inizio alle danze con “Society Garlic”, trattazione ondivaga e raffinata, metropolitana e futuribile, con un groove ricco di sfumature e dettagli ben definiti. Si prosegue con la title track, “3600 Seconds”, un viaggio sonoro che amplifica l’approccio cinematico del produttore: le pulsazioni robotiche si intrecciano a linee melodiche ipnotiche, generando un’atmosfera sospesa tra tensione e liberazione. “Secrets of the Lobster” si distingue per il suo carattere più etereo, con ritmiche sincopate e un sound design che richiama le profondità acquatiche, in un gioco di luci e ombre che avvolge l’ascoltatore. A chiudere il cerchio è “Steel Paloma”, una traccia che coniuga un’attitudine più diretta a un’eleganza strutturale e funk. Questo EP incarna perfettamente la filosofia della Shapeshifter Records, che non smette di puntare su uscite capaci di abbracciare l’energia viscerale del dancefloor mantenendo una cura maniacale per i dettagli. Terrestrial Access Network riesce a bilanciare una certa vena nostalgica con una spinta verso il futuro, confezionando un lavoro che lascia il segno.

 

  • Terrestrial Access Network – 3600 Seconds