Ekata sforna sei corpose produzioni per la Tiger Weeds, etichetta con base ad Atene e devota a un electro in bilico fra sonorità puriste e trattamenti più contemporanei e tecnoidi. Esattamente quella che è la specialità di Ekata, che indulge nelle ambientazioni space e distopiche, a partire in questo caso dalla prima traccia in scaletta, “Dead Of The Night”. Il brano combina un ritmo deciso con linee melodiche fredde e sintetiche, evocando un paesaggio sonoro isolato e inquietante. Segue “Sunrise On Mars”, dove le strutture ritmiche si fanno più serrate e il focus è su arpeggi che sembrano descrivere un’alba aliena, con una vena più luminosa ma altrettanto meccanica, vergata da vocal robotici. La title track, “Self Destruct”, esplora dinamiche più taglienti, con bassi che colpiscono duro e una tensione sottile che scorre per tutta la durata del brano, sostenuta vocal centellinati ed effettatissimi
Assieme ad un tappeto ritmico complesso ma equilibrato. “Storm Passing” aggiunge un tocco atmosferico, sfruttando suoni eterei e campionamenti più equilibrati. Il remix di “Self Destruct” firmato da Elektrotechnik si concentra su una rilettura più minimalista e aggressiva, che accentua i dettagli percussivi e introduce un groove fluido ma sempre teso. Chiude l’EP l’interpretazione di Alex Jann di “Storm Passing”, che si immerge in un loop ipnotico, riducendo la traccia alla sua essenza e trasformandola in un viaggio più ciclico e meditativo.