Joyboy – Romance Dawn

Joyboy, producer e dj peruviano a suo agio nelle intersezioni d’electro, techno ed acid, delinea con Romance Dawn un percorso sonoro in quattro atti, ciascuno capace di catturare una sfumatura diversa del suo stile. Si parte dalla title track, “Romance Dawn”, un vortice di synth arcaici e groove ipnotici che sembra evocare un rituale futurista, tra spirali melodiche e bassi che serpeggiano con insistenza. “Gear 5” accelera il ritmo, strizzando l’occhio all’acid più crudo: qui le percussioni si fanno metalliche, quasi meccaniche, mentre le linee di basso tagliano il brano con precisione chirurgica, restituendo un’energia adatta a dancefloor senza compromessi. “Zeus” introduce invece una dimensione epica, con atmosfere drammatiche costruite su archi sintetici e ritmiche pulsanti, come un temporale elettronico che si avvicina minaccioso all’orizzonte. A chiudere, “Black Hole” offre una discesa in territori più oscuri e introspettivi: i suoni si dilatano in un abisso di riverberi, i bassi diventano profondi e gravitazionali, mentre dettagli melodici affiorano e scompaiono, lasciando un’impronta di malinconia sospesa. Con questo EP, Joyboy conferma la sua capacità di muoversi tra polarità opposte – luce e ombra, aggressività e contemplazione – senza perdere coerenza narrativa. Un lavoro che, pur radicato nelle grammatiche della musica elettronica, sa sorprendere, trasformando ogni traccia in un microcosmo da esplorare con curiosità.

 

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