SVK – 4unky f0rty

“Space is the place” profetizzava Sun Ra nelle sue visioni afrofuturiste nel lontano 1974, e ogni volta ci sorprendiamo di come sia possibile che simili imbambolamenti culturali tornino a far capolino cinquant’anni dopo, andando a resuscitare anche ambiti musicali quali il funky, la disco intergalattica e la fusion. Evidentemente il futuro – quell’idea del futuro – è ormai passato senza avverarsi e rievocarlo diventa un equivoco, uno spazio ambiguo tra nostalgia e reinvenzione. La traccia d’apertura, che è anche il nome del produttore lituano, “SVK,” è un manifesto dìintenti: un groove che si muove tra pulsazioni decise e linee di basso avvolgenti, unendo classicismo elettronico e un’anima funky che richiama atmosfere anni ’90. Qui, l’omaggio alle radici del genere è evidente, ma non si ferma al tributo nostalgico. Ogni elemento è bilanciato per creare un senso di continuità tra passato e presente. In “Critical Zone” l’EP assume tonalità più profonde e riflessive. I sintetizzatori disegnano un panorama quasi cinematografico, mentre le ritmiche restano incalzanti, costruendo tensione e un senso d’urgenza che risuona con le sfide contemporanee. Nonostante l’atmosfera più cupa, c’è un filo di luce che attraversa la composizione, come un ricordo di resilienza. “Delta Star” riprende il tema cosmico, con sequenze che si intrecciano in uno sviluppo ipnotico. Il brano sembra catturare la meraviglia di un cielo stellato digitale, dove ogni suono è studiato per evocare un senso d’espansione. È un viaggio che richiama il fascino pionieristico della space disco, senza perdersi in eccessi stilistici.
Chiude il progetto “Mind Control,” che sorprende per la sua energia densa e pulsante. La traccia porta con sé un groove aggressivo, quasi industriale, ma lo ammorbidisce con dettagli funky e passaggi melodici inaspettati. Il contrasto crea un’esperienza immersiva, in cui è difficile distinguere se si stia ballando per liberarsi o per arrendersi.
Tutto l’EP riflette un’attenzione meticolosa ai dettagli, una caratteristica che SVK ha affinato anche grazie alla sua lunga collaborazione con Ovelthas Trax, etichetta che negli anni si è distinta per la capacità di mescolare sensibilità retro-futuristiche e ricerca sonora. Questo dialogo tra SVK e l’estetica del collettivo è evidente in ogni traccia, sottolineando un legame artistico che va oltre la semplice produzione musicale. “4unky f0rty” non si limita a celebrare i 40 anni di carriera di SVK, ma riflette un viaggio collettivo attraverso decenni di musica elettronica, esplorando con sensibilità e stile le possibilità che ancora ci attendono.

 

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