Festa grande alla Clone Records con quattordici tracce che compongono una raccolta a base di electro, house e techno. Da una parte ci sono grossi calibri – almeno per noi – come Legowelt, The Exaltics e Adult; dall’altra, nomi di tutto rispetto e già segnalati nelle nostre pagine, tra cui Innershades, LNRDCROY e Ryan James Ford. Si parte con “Spiritual Basslines” di Frits Wentink: raffinata, sì, ma forse troppo house per i nostri gusti. Decisamente meglio Legowelt, che in “DX Days” mette in mostra la sua consueta maestria, arricchita da riferimenti obliqui e spesso indecifrabili. John Daly propone invece una “I Get So High” che intreccia neo-fusion retromane e strutture precise. Zopelar spicca con “Arp Magic”, un viaggio tra synth arpeggiati e ritmi avvolgenti, mentre gli Adult riportano in auge l’electro più fredda e minimale con “Hand To Phone”. Legowelt torna in “Ethics, Synths & Morality” con un approccio più purista e onirico, mentre Tom Carruthers offre una visione della techno profondamente influenzata dalla scuola di Detroit con la stratificata “Analysis”. LNRDCROY aggiunge un tocco atmosferico con “Gamma Raymond”, un brano etereo e millimetrico, seguito da Innershades che con “Tactics”, tratto dal suo Homage EP, sfodera un groove deciso e diretto, perfetto per la pista. The Exaltics non delude con “Parallel Reality”, una techno carica di tensione e atmosfere elegiache, e Ryan James Ford incanta con “Cheese Bin”, un esercizio ritmico ipnotico e accattivante. Prima del gran finale affidato alle trame acid di Aleksi Perälä in “FI3AC2267040”, è ancora The Exaltics a brillare con “Corroded (From The Future)”, un’appassionata cavalcata visionaria e acidissima. Questa compilation è un mix sapiente di suoni e stili che incarna perfettamente il caleidoscopio musicale di Clone Records, capace di soddisfare i puristi e chi cerca contaminazioni più fresche. Una celebrazione per gli appassionati, con più di un brano destinato a lasciare il segno.
