L’attività non conosce soste alla Mind Games di Luca Maniaci e dopo la prima apparizione di Organico nella loro ultima raccolta Tabletten è la volta dell’album di debutto per l’artista spagnolo. Balzano immediatamente all’attenzione ben 20 tracce di pura techno analogica, sperimentale, sci-fi, ipnotica e spaziale, un viaggio corposo in uno spazio-tempo nel quale la percezione della realtà sembra dissolversi in un flusso sonoro avvolgente e meticolosamente costruito. Lungo l’intero percorso dell’album si avverte una forte coerenza stilistica, frutto di una visione chiara e di un’abilità tecnica che permette di esplorare sonorità profonde senza risultare dispersivo. L’approccio di Organico è immersivo: la cura per il dettaglio emerge attraverso sequenze sintetiche stratificate, ritmiche calibrate con precisione e un utilizzo sapiente degli effetti, elementi che contribuiscono a definire un’estetica sonora densa e magnetica. L’ampia durata del lavoro non intacca l’intensità dell’ascolto, anzi, offre spazio a una narrazione musicale che si sviluppa progressivamente, alternando momenti più serrati ad altri più rarefatti. L’atmosfera generale oscilla tra tensione e contemplazione, mantenendo sempre viva una componente cinematica che richiama scenari futuristici e mondi inesplorati. Resilience si rivela quindi un’opera ambiziosa, capace di fondere energia e introspezione in un equilibrio solido, confermando l’identità artistica di Organico e il suo posto all’interno del panorama elettronico più ricercato.