Prima d’una serie d’uscite su Tresor Records, celebrative del genio di Blake Baxter, questo Dream Sequence mentre in fila sette produzioni – delle quali una, “One Mo Time”, in due differenti mix risalenti nientemeno che al 1992. La raccolta si apre con “Dark Bässe”, un brano che mette subito in chiaro la cifra di Baxter: bassi profondi e un groove incalzante, che tradiscono la matrice Detroit pur dialogando con l’estetica più oscura e pulsante della prima scena berlinese. “Adrenalin” e “Laser 101” mantengono alta la tensione, oscillando tra percussioni serrate e linee acide che sembrano vibrare su un filo d’equilibrio instabile. “One Mo Time”, in entrambe le versioni, riporta in primo piano il lato più funk e fisico dell’autore, con quella voce filtrata che si fa mantra e struttura. “The Warning” si spinge verso territori più cupi e minimali, mentre “Ghost” e “Ex-”, composte con Johnny Klimek, svelano una vena quasi ipnotica, dove l’energia si condensa e si fa più rarefatta. Una testimonianza preziosa, che riporta alla luce un momento essenziale della traiettoria techno, tra introspezione e impatto fisico.