pdqb è una strana entità che afferma di vivere in un contenitore sonoro e di comunicare esclusivamente tramite suoni organizzati in modo specifico. Si sa poco o nulla del suo “wetware” (cioè della sua componente biologica). Il lato A si apre con “Cychochloride”, traccia tesa e scattante che intreccia un’estetica sibillina a derive sintetiche dal sapore cinematografico. Subito dopo, “Thromboembambino” vira verso un impianto ritmico più diretto e minimale, giocando con strutture spezzate e accenni melodici criptici che sembrano provenire da un’altra dimensione. Sul lato B, Danny Wolfers, alias Legowelt, rielabora entrambi i brani a modo suo. Il remix di “Cychochloride” prende una piega electro rarefatta edu elegiaca, scandita da linee acide e onde analogiche fluttuanti, mentre “Thromboembambino” viene trasformata in un lungo viaggio onirico, dove il groove si dissolve in un paesaggio sonoro inquieto e malinconico. Un’uscita eccentrica ma curata, che lascia intravedere un universo musicale del tutto personale.