La Ant-Zen, con un passato glorioso legato a produzioni industrial, breakcore e power electronics, dimostra di non aver ancora esaurito la sua spinta creativa e, all’inizio del 2025, decide di riportare alla luce una versione estesa del 3″ CD Masters of Meanders di Roman Belavkin, in arte SOLAR X, pioniere della musica elettronica russa post-perestroika. Di otto tracce totali, cinque erano già apparse nella compilation Travel Sickness pubblicata da Hymen Records, mentre le restanti tre sono inediti risalenti allo stesso periodo, che arricchiscono e completano il lavoro originale. Il viaggio sonoro si apre con “Tetraxedron”, un brano che mescola ritmi incalzanti e atmosfere cosmiche, tipiche dello stile di SOLAR X, mentre “Pa de deux de Baboon” gioca su contrasti tra melodie delicate e bassi profondi. “Hot chocolate for Dandy Marshall” si distingue per un’energia più astratta, con ritmi sincopati e un’atmosfera quasi surreale. “Sasquatch of Sherwood” porta l’ascoltatore in un territorio più sognante, con suoni granulosi e una progressione ipnotica, mentre “Beatsy” si concentra su un groove pulsante, perfetto per chi cerca un approccio più diretto. La seconda parte dell’album si apre con “High Breath Ubu”, un pezzo esteso che esplora sonorità più ambient e riflessive, per poi passare a “Absolute Star”, dove l’elettronica mantiene il suo aplomb fratturato ed evocativo. Chiude il disco “Closely oxe”, un brano più rarefatto, una fusione di essenzialità e poesia. Con Masters of Meanders SOLAR X conferma la sua capacità di unire sperimentazione e profondità emotiva, offrendo un lavoro che, pur radicato negli anni ’90, mantiene una freschezza sorprendente. La Ant-Zen, da parte sua, continua a dimostrare un occhio attento per le riedizioni di qualità, portando alla luce un tassello fondamentale della storia della musica elettronica russa. Un disco che non solo celebra il passato, ma si proietta con forza nel presente.