Alla sempre vitale Central Processing Unit danno alle stampe l’ennesima raccolta rimestando fra i loro abituali collaboratori, tutti producer ben conosciuti da chi segue da vicino le vicende dell’electro contemporaneo. Si parte con due proposte molto raffinate e ambientali, “Red District Girls” di Cygnus e “Stellar Awakening” di CN. Siamo in entrambi i casi nel novero di una neo-fusion funkeggiante alquanto stilizzata e ariosa, e pure la successiva “Radiant Flux” di Plant43 non si sposta poi molto da questo canovaccio, seppure in maniera più groovy e orientata alla pista. Bisogna arrivare alla quinta traccia in scaletta, “Window Funk” di Automatic Tasty, per qualcosa di più dinamico, seppure anche in questo caso fanno capolino trattamenti cinematici e stilizzati. È l’esperto DMX Krew, poi, a segnare uno dei momenti più alti dell’EP con “Not Very,” agitando segnature decisamente cosmiche e visionarie, seguito da Cygnus che in “Tesseracter” volge all’umbratile e cupo le pulsioni finora più tenuemente ambientali della raccolta. La seconda parte del disco prosegue con “Flektro” di MNLTH, un brano che unisce ritmi incalzanti a melodie robotiche, mentre “Sleep Paralysis” di Mikron si distingue per un’atmosfera ancora più oscura e ipnotica, perfetta per le ore notturne. Jensen Interceptor, con “mActavis”, porta invece in primo piano un suono più aggressivo e distorto, senza però rinunciare a una certa eleganza ritmica. “Jovian Moons” di Morphology è un viaggio spaziale fatto di synth scintillanti e ritmi pulsanti, mentre “Dance With Me” di Microlith chiude la raccolta con un’energia positiva e un ritmo che invita al movimento, lasciando un’impressione di ottimismo e vitalità. In definitiva, CPU128 è una raccolta che riesce a bilanciare perfettamente l’eredità dell’etichetta con uno sguardo rivolto al futuro. Ogni traccia offre una prospettiva diversa, pur mantenendo una coerenza stilistica che rende l’ascolto fluido e coinvolgente. Un’opera che celebra il passato senza fossilizzarsi, dimostrando ancora una volta perché la Central Processing Unit rimane un punto di riferimento imprescindibile per gli amanti dell’electro.