Caio Muratore – Buraco

Su Juno questa release di Caio Muratore è catalogata come minimal e tech house seppure qui le influenze travalicano decisamente anche altri generi, lambendo pure l’ambient, l’electro e la techno. In Buraco le original version presentate sono ben nove, di cui una soltanto in collaborazione con Zopelar, “18GBRAM”, del cespo una delle più battenti, electroidi ed acidule. Il disco, nel suo insieme, alterna momenti più danzabili ad altri decisamente introspettivi, offrendo un percorso sonoro vario ma coerente. “Férias” apre con leggerezza, tra groove spezzati e dettagli che strizzano l’occhio a un’elettronica sofisticata. “40GRAUS” è un altro episodio che si fa notare, ipnotico, insinuante e stratificato, mentre “Nova Outubro” vira verso toni più contemplativi, lasciando affiorare echi ambientali e melodie in penombra. “32 Filtros” torna a un’impostazione più ritmica, ma sempre con una cura nel sound design che predilige la sottrazione alla ridondanza. Nel complesso l’album si presenta come un diario sonoro frammentato ma coeso, sospeso tra pista e ascolto riflessivo, capace di restituire una visione personale e a tratti criptica della club music.

 

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