A marchio Rekids Special Projects arriva Don Rimini, che per l’occasione usa l’altro suo alias, Jackin Trax (a dire la verità li usa entrambi, cosa che non ha molto senso). Jack In The Box Vol. 2 raccoglie quattro produzioni del maestro transalpino, fondatore di Bunkaball, a suo agio con progressioni saltellanti e groove, ghetto house – se volete – o semplicemente jackin’, strana mutazione fra house, garage e techno che ha avuto il suo massimo splendore nel periodo della fidget, una ventina d’anni fa. Il brano d’apertura, “Sick & Freak”, si muove sicuro tra bassline sinuose e campionamenti spezzati, evocando un’energia funk che rinfresca la formula jackin’ senza tradirne l’essenza. Con “Give Me A Clap” la tensione aumenta: ritmica serrata, loop ipnotici e colpi vocali chirurgici danno al pezzo un incedere percussivo che sembra fatto su misura per il dancefloor. “Supadelicious” gioca su un groove più rilassato ma altrettanto contagioso, con una costruzione agile e un impatto che si fa sentire anche senza eccessi. A chiudere, “Red Alert”, il più dritto e incisivo della serie, che punta tutto su un riff martellante e un’energia che non fa prigionieri. Senza reinventare nulla, Don Rimini dimostra ancora una volta di saper trattare la materia con mestiere e spontaneità, confezionando un EP che non si perde in divagazioni e punta dritto all’essenziale.