Al bivio fra techno ed electro arriva alla J.A.D.E l’efficace Dima Kublashvili , aka Jenasi, dritto da Belarus, ad agitare sequenze torbide e incalzanti, in questo Lucid Shadows EP comprensivo di quattro original version. Il taglio abrasivo di Spines apre il lavoro con un’energia trattenuta e nervosa, fatta di colpi secchi e distorsioni striscianti. Hexrift prosegue in una spirale più densa e percussiva, mantenendo una tensione costante che non cede mai il passo. Con Shiver la struttura si fa più stratificata: qui le trame elettroniche si allungano e sembrano alludere a un malessere ipnotico, quasi febbrile. Torture incalza con un groove cupo, sbilanciato, in cui l’andamento diventa più spigoloso e meccanico. Chiude Judas, brano in cui il tono si fa ancor più oscuro e sospeso, con aperture minacciose che rivelano una sottile inquietudine.
Un EP coeso e diretto, che conferma il gusto di Jenasi per le atmosfere opache e le architetture ritmiche tese.