Robert Hood – artista iconico, rispettato anche nell’ambito della techno più purista – mette ancora in mostra la sua abilità multiforme con “Art Class”, che prosegue il percorso acid intrapreso con “Art Form”, singolo uscito sempre per la M-Plant a marzo 2025, spingendosi però ancora più in profondità. “Art School”, seconda traccia ora proposta, introduce invece suoni fantascientifici e un impatto atmosferico. Quello che importa al maestro è, in definitiva, un suono essenziale, grezzo e ridotto all’osso: solo batteria, linee di basso e groove funk, nient’altro che lo stretto necessario. “Art Class” si muove su un impianto ritmico ipnotico e serrato, dove gli inserti acidi diventano via via più incisivi, accompagnati da un’energia che cresce in modo quasi impercettibile ma costante, mantenendo alta la tensione. “Art School” apre invece a un immaginario più rarefatto, con suoni che evocano paesaggi urbani del futuro e una struttura che alterna slanci meccanici a momenti più sospesi, come se la pista da ballo si trasformasse in un corridoio interstellare. Con questa doppietta, Hood conferma la sua fedeltà a un’estetica minimale ma mai povera, sempre capace di parlare al corpo quanto alla mente. Un lavoro che ribadisce, con rigore e lucidità, quanto il suo approccio rimanga ancora attuale e necessario.
