Bove – Computerissima

Alla Pyteca di Vincenzo Pizzi, label elettronica romana piuttosto eclettica, è la volta di Lorenzo Bove che, in salsa idm ed acid, apparecchia undici original version sognanti e space, con ritmiche spezzate e trattamenti altrettanto immaginifici. È una nuova leva quella che si delinea, se pure poggiata sui tropi di sempre: il rapporto uomo-macchina, con tutte le sue ambivalenze, fa da filo conduttore a una narrazione che alterna introspezione e slanci visionari. Già in “Hello World” si percepisce una tensione gentile, dove sequenze sincopate si distendono su pad vaporosi, mentre “Ritsuko And The Magi System” si muove su territori più glitchati, tra microvariazioni e accenni melodici che sembrano provenire da una memoria artificiale. In “Bare Metal” emerge una propensione per strutture più asciutte, con un basso nervoso che regge un’architettura luminosa e quasi rarefatta. “Mock Together” gioca invece su incastri frastagliati e accenni electro-d’n’b che conferiscono un senso di moto alternato. Verso la conclusione, “Virtuale Volere” dilata lo spazio con riverberi e sovrapposizioni, mentre “Cuore Remoto” chiude l’ascolto con una sensibilità più raccolta, lasciando affiorare frammenti melodici immersi in un’atmosfera sospesa, quasi contemplativa. Computerissima è un lavoro che, senza strappi né proclami, si lascia attraversare con discrezione, mantenendo una coerenza narrativa che rende omaggio alle derive più emozionali dell’elettronica intelligente.

 

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