Sfornata di remix a un certo livello per “Machines On A Mission” di Hardfloor, uscita che originariamente vide la luce nel 1996 sull’etichetta tedesca Eye Q Records, una delle piattaforme chiave per la trance e l’acid techno dell’epoca. Il brano, fin da subito, si impose come uno dei manifesti dell’inconfondibile sound del duo di Düsseldorf, celebre per il virtuosismo nell’uso delle Roland TB-303 intrecciate in strutture ritmiche serrate e ipnotiche. “Machines On A Mission” rappresentava perfettamente quell’estetica: linee acid che si moltiplicavano con eleganza su una base electro e techno, mantenendo al contempo una tensione melodica che lo rendeva più che adatto sia al dancefloor che all’ascolto più attento. A distanza di quasi trent’anni, questa nuova tornata di remix — curata da nomi di rilievo della scena elettronica contemporanea — intende non solo rendere omaggio al brano originale, ma anche rileggerlo alla luce delle sonorità attuali, tra richiami electro, techno ed acid, modernizzati secondo bisogno. La raccolta si apre con il remix di Carl Finlow, che imbastisce un canovaccio marcatamente electro, asciutto e preciso. Qui l’acid viene trattenuto e incanalato in una cornice futuristica, sostenuta da bassline robuste e ritmiche spezzate, senza mai perdere la tensione. Segue la versione di Kalcagni, che spinge il brano verso una dimensione più serrata e ipnotica, con un groove acid-techno compatto e un impianto ritmico secco e funzionale al dancefloor. Deemphasis, invece, opta per una rilettura più atmosferica e a suo modo distesa, con ampie linee di synth e uno sviluppo che gioca su stratificazioni progressive senza rinunciare alla spinta acida. Chiude il pacchetto il remix firmato HRDFLR, alias degli stessi Hardfloor, che aggiornano la traccia originale potenziando l’intreccio di TB-303 e accentuando le sfumature techno, per un risultato potente e diretto. Un’operazione di recupero ben curata, che dialoga con la storia dell’acid techno senza scadere nella semplice nostalgia.