Sulla sempre meritoria Bass Agenda è la volta di Ivan Margolin, aka Lectromagnetique, produttore ucraino che sull’etichetta inglese ha già pubblicato due album (Ghostly Region nel 2014 e Alienation nel 2015) e diversi EP e singoli. Su Origin le nuove tracce sono due e l’occasione è una speculazione fantasiosa sulla possibilità di mondi abitati oltre il nostro, che dei segnali radio – lanciati da un laboratorio di Černobyl – renderebbero rintracciabili. In “Dying Species” si avverte subito un’atmosfera tesa e rarefatta, costruita su un intreccio di bassi rotondi e texture metalliche che sembrano evocare un paesaggio alieno, in bilico tra decadenza e resistenza. I dettagli sonori emergono con discrezione, mentre la struttura si sviluppa con passo costante, senza mai cedere alla prevedibilità. “Miracle” vira su toni leggermente più luminosi, pur mantenendo quella vena enigmatica che è cifra del produttore: qui le melodie si aprono con più chiarezza e le ritmiche, pur trattenute, danno un senso di progressione. Un’uscita essenziale e mirata, insomma, che conferma la capacità di Lectromagnetique di raccontare storie complesse attraverso trame sintetiche asciutte e senza eccessi.