NECH026 non è altro che l’acronimo della ventiseiesima uscita per la NECHTO Records, etichetta con sede a Kiev fondata da Dj Nastia. È Lee Holman, che avevamo molto apprezzato su Science Cult nel 2021 che è adesso sotto i riflettori con cinque original version d’assoluto valore elevando ulteriormente la reputazione dell’etichetta. Con NECH026, Lee Holman esplora una techno solida, caratterizzata da un’atmosfera costante di tensione e movimento, evocando immagini marine che si riflettono perfettamente nei titoli delle tracce. L’apertura con “Wave Upon Wave” dà subito il tono all’intero EP: ritmi martellanti e ipnotici si intrecciano con texture sonore fluide che ricordano il moto continuo dell’oceano. La traccia cresce lentamente, lasciando spazio a variazioni sottili che mantengono viva l’attenzione. “Atlantic Islander” continua il viaggio con un ritmo un po’ più incisivo, arricchito da suoni percussivi che sembrano emergere dal profondo, creando un senso di vastità spaziale. Qui Holman mette in mostra il suo tocco raffinato per la costruzione di ambientazioni sonore, dove ogni elemento è studiato per avere un impatto preciso ma non invadente. In “Following Seas”, il producer irlandese sfrutta elementi minimali ma ben calibrati, lasciando che siano le percussioni a dettare il ritmo mentre i synth ondulano delicatamente sullo sfondo. È una traccia che porta con sé un senso di movimento inarrestabile, come se seguisse il flusso delle correnti sottomarine. Con “Sea Swell”, l’EP entra in un territorio più atmosferico, con una melodia che sembra emergere lentamente dalle profondità. Le sfumature ambientali aggiungono una dimensione più riflessiva, mentre il ritmo mantiene quella pulsazione costante che è diventata un marchio di fabbrica di Holman. A chiudere l’EP c’è “It’s Not Over”, una traccia che, come suggerisce il titolo, non sembra voler concludere il viaggio. Con una durata leggermente superiore alle altre, la traccia si prende il suo tempo per costruire un climax sonoro ricco di tensione e rilascio. Qui Holman mescola sapientemente atmosfere oscure con un groove penetrante, creando un finale che lascia l’ascoltatore con una sensazione di incompletezza affascinante.