Gregor Tresher torna a far parlare di sé con due nuove versioni tratte dall’album False Gods, reinterpretate da uno dei nomi cardine della techno europea: Marcel Dettmann. Due tracce che, nelle mani del produttore berlinese, acquisiscono un nuovo spessore, cupo e penetrante, fedele allo spirito dei club warehouse ma sempre attento alla forma. Il remix di Ursa Minor, originariamente un brano sospeso tra suggestioni melodiche e groove pulito, viene trasformato in una progressione più scarna e ipnotica, dove ogni dettaglio sembra concepito per intensificare la tensione sotterranea. Più oscuro e granitico invece l’approccio riservato alla title track, “False Gods”, che Dettmann trasfigura in una marcia ossessiva, costruita su elementi minimali ma incisivi, con un uso sapiente del silenzio e della ripetizione. Due letture coerenti e raffinate, che non tradiscono l’identità dei brani originali ma ne amplificano il potenziale in chiave notturna. Un’uscita mirata, che completa con intelligenza il percorso avviato da Tresher con il suo ultimo album.
