Raccolta electro d’un certo peso questa dell’Alien Communications. Lo si intuisce subito dai nomi coinvolti, scorgendo autentici maestri del genere quali Carl Finlow, Radioactive Man, Plant43 e DMX Krew ma anche nuovi e già consolidati interpreti quali Client_03, E.R.P., Transparent Sound e Fasme, solo per citarne alcuni. Sono dodici le tracce presentate e si parte negli ascolti proprio con il dallasiano Gerard Hanson (E.R.P.) che con “Telenovela” firma una delle sue solite perle: synth lucidi, malinconia trattenuta e groove calibrato, in perfetto equilibrio tra profondità e precisione. Subito dopo, Reptant non perde l’occasione per immergerci nel suo universo vischioso e mutante, dove l’acid s’insinua dentro un impianto ritmico scattante ma mai dispersivo. Il contributo di Client_03 incarna perfettamente l’estetica hi-tech a cui ci ha abituati, fatta di strutture essenziali e dettagli che scavano sotto la superficie. Con “Tectonic Lakes”, Plant43 conferma la sua abilità nel costruire paesaggi sonori ricchi e stratificati, che sembrano fluttuare in sospensione tra nostalgia e futuro. Il suono si mantiene teso e lucido anche con Carl Finlow, qui in grande forma: “Woven” è un intreccio elegante e ricco di sfumature, che dimostra come la sua visione rimanga una delle più nitide e coerenti della scena. Più abrasiva ma anche elegiaca ed altrettanto efficace è invece “Nervous Smiles” di Transparent Sound, dove pulsazioni e distorsioni disegnano una traiettoria quasi meccanica, eppure umanissima. Chiude il cerchio “New Blue Goo” di DMX Krew, che sdrammatizza con i suoi tocchi neo-fusion e una vivacità contagiosa ma mai superficiale. In definitiva, Astral Projections è una raccolta che non solo mette in dialogo generazioni diverse, ma restituisce all’electro – anche nelle sue punte acide – un respiro ampio: quello di un genere ancora sorprendentemente vivo e visionario.
