Various Artists – The Elektronik Zoo Festival Journey

Quelli del The Elektronik Zoo Festival Journey danno vita alla loro quattordicesima uscita, una potente compilation che mette in mostra lo spettro elettronico dell’etichetta, che in questo caso spazia dalla deep techno grezza all’house melodica, dall’electro a modulazioni più atmosferiche e rarefatte. Si parte con “Bonegrinder” di Gregor Tresher, una traccia che si fa subito notare per il suo groove serrato e un impianto sonoro asciutto ma penetrante, capace di costruire tensione con eleganza. Marco Bailey con “Arcane” opta invece per un approccio più diretto e ipnotico, in bilico fra electro e techno, dove le percussioni incalzanti dialogano con sottili modulazioni, creando un flusso costante e avvolgente. La collaborazione tra Works of Intent e Voltaire su “Cascade Rips” apre a paesaggi più eterei, mantenendo però una solidità ritmica che dona spessore all’intreccio melodico. Con “Tarantula”, Ian O’Donovan introduce una vena più luminosa: qui le progressioni armoniche si distendono, mentre la base resta salda e pulita, restituendo un senso di equilibrio. Tom Hades e Soren Aalberg, in “Perditae”, calcano territori più oscuri e percussivi, intrecciando trame sintetiche fitte e insistenti che sfiorano una certa densità ipnotica. Eddie Merced firma “Gamma Dawn”, brano in cui una linea di basso rotonda e lineare sostiene una serie di dettagli sonori che affiorano gradualmente, con discrezione. Chiude “Intensify” di Alienna, il pezzo più breve della raccolta, ma anche quello più contemplativo, con le sue evoluzioni ambientali sospese e sognanti a fare da outro. Nel complesso, una raccolta ben bilanciata che riesce a coprire diverse sfumature della contemporanea elettronica underground senza mai perdere coerenza, confermando ancora una volta la visione nitida e curata di Elektronik Zoo.

 

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