Ennesima uscita di gran caratura per la Science Cult che chiama sotto i riflettori Roel Funcken per un ritorna o in grande stile, supportato stavolta da trame ipnotiche e idm, fitte di beat pulsanti e oblique melodie. In apertura “Spoaf” mette subito in chiaro l’impianto del lavoro, grandi atmosfere con una ritmica nervosa che si intreccia a dettagli sonori minuti e frequenze taglienti. La title track “Drature” si muove invece su binari più glicciati e stranianti , lasciando che le percussioni si sviluppino in modo irregolare su un tappeto di suoni finemente modulati. “Cild” si distingue per le pulsioni space e il timbro siderale, un equilibrio fra groove e armonie dilatate, mentre “Rean” appare più lineare e meditativa, con un andamento che procede per accumulo progressivo di strati. La chiusura è affidata a “Musc”, brano più ampio e disteso, che lascia spazio a una tessitura ipnotica, quasi sospesa, in cui emergono lentamente variazioni timbriche sottili. Un lavoro che conferma l’attitudine di Funcken per la ricerca timbrica e strutturale, capace di unire densità ritmica e suggestioni astratte.