“No Future” dicevano i punk del ’77 e nel 2025 – a ripeterlo – ci auguriamo abbia tutt’altra valenza anche se a fare le pulci fra le dichiarazioni d’intenti della Dialecto Periférico la sostanza non è poi tanto dissimile. “Una generazione senza promesse, solo impulsi” dicono, anche se l’attitudine retrofuturista e old school electro fa pensare a un confronto con la tradizione che non implica necessariamente la tabula rasa. La raccolta parte con “Barrika’s Sunset” di Dark Vektor, produzione affusolata e stradaiola, dall’appeal cosmicheggiante ed energicamente ritmico. Con “Phaust” di Large-Scale Aggressor l’incedere è più battente, incline a breakdown di scuola, mentre “Bravos United” nell’electropunk version di Vema-Diodes evolve in terzomondismi sperimentali e cumbiati, “LTBK” di Spectrums Data Forces anche è poco consueta e avanguardista, ossessiva ed esoticheggiante, al contrario di “Protest” di O.D.R Lups Digga, che volge a un appeal più astratto e cibernetico. Si chiude la partita con “Bullish” di Bocabeats e Ricchezza, con suoni da favela, aggressivi e disinibiti, glicciati e bassosi.