Succosissima raccolta questa della Noise To Meet You, che vede sotto il titolo Sic Transit una folta pattuglia di producer electro, nella quale spiccano nomi in queste pagine ben conosciuti, quali DMX Krew, Terrestrial Access Network, Sinitsin, Exzakt, KafkaCtr, Parand e Dark Vektor. Si parte con “The Last Forest” di Synth Alien, che imposta il tono generale con un electro melodica e contemplativa, dove la componente atmosferica ha un peso specifico maggiore rispetto alla tensione ritmica. “Infuse” di Sinitsin vira invece verso traiettorie più cibernetiche, scure e ipnotiche, con un groove stabile su cui si innestano dettagli acidi e linee sintetiche tese. “Néctar” di Gravedad Cinética rallenta il passo e introduce una dimensione più riflessiva, dal taglio elegiaco e metropolitano, mentre “Bullet Points” di CRM15350 opta per un electro più tagliente e schematico, fondato su una programmazione percussiva secca, unitamente a trattamenti criptici e space. David Pasajero con “Nebula” amplia l’orizzonte sonoro con un impianto ancora vagamente cosmico, ma senza indulgere nel déjà vu della synthwave, e The Vessel in “Ufo Dissorder” lavora su una forma electro spezzata, grezza, che sembra emergere da una jam a bassa fedeltà. Exzakt firma una delle tracce più lascive dell’intero lotto, sotterranea e romantica, “Secret Societies”, con il suo stile classico, crudo e ben bilanciato tra groove e dettagli, mentre “Inertial Observer” di KafkaCtrl gioca su sequenze ritmiche irregolari, con un approccio più destrutturato e vizioso. “Salimos de Noche” di Dark Vektor si mantiene nella scia di un electro dal respiro urbano e notturno, diretta ma non priva di sfumature. “Server Cluster 3” di Terrestrial Access Network si presenta come uno studio sui pattern ritmici digitali, breve ma ben costruito, e “Live in Fear” di Parand adotta un tono drammatico e pulsante, tra echi di bass music e acidismi controllati. Infine, “Tonight (Vocal)” di DMX Krew chiude la raccolta con una traccia atipica per durata e forma: un piccolo sketch vocale con ritmo rallentato e spirito rétro, che suggerisce un’uscita di scena più intima che spettacolare, nella scia di quella new wave-electro che sta lentamente tornando a farsi spazio. Sic Transit si rivela così una raccolta coerente, capace di offrire varietà senza mai perdere una certa unità d’intenti. Un compendio efficace di approcci contemporanei all’electro, da ascoltare senza aspettarsi stravolgimenti ma con la certezza di una buona tenuta complessiva.