Dietro il moniker Gamadon, altri non si nasconde che Gavin Mac Donagh, fondatore della Warehouse Manifesto, etichetta sulla quale esce questo We Come In Peace Part I : Cyborg Samba, composto da una singola traccia, remixata poi da personaggi chiave della scena electro quali Umwelt, Sod-90, Jerome Hill,Kim Cosmik e Serge Geyzel. La versione originale di “Cyborg Samba” mette subito in chiaro l’indole del produttore irlandese: un electro tagliente, costruito su una scansione serrata e innervato da un groove che alterna tensione meccanica e piccoli slanci melodici, come fossero interferenze di un sistema fuori controllo. La trama ritmica è asciutta ma mobile, sostenuta da un basso che pulsa in modo irregolare e da inserti sintetici che danno alla traccia un carattere quasi narrativo, coerente con l’immaginario futuribile suggerito dal titolo. I remix ampliano questo universo sonoro da angolazioni diverse. Umwelt accentua l’aspetto più cupo, insistendo su frequenze abrasive e un senso di avanzamento implacabile, mentre Sod-90 asciuga ulteriormente la struttura, portandola verso un minimalismo crudo e percussivo. Jerome Hill introduce una dinamica più spezzata, lavorando su variazioni improvvise e su un movimento più giocoso ma comunque tagliente. Kim Cosmik opta per un’atmosfera avvolgente, arricchendo la traccia con strati che ampliano la profondità senza rinunciare al passo deciso dell’originale. Serge Geyzel, infine, ne propone una rilettura più agile ma altamente evocativa, plasmata su modulazioni veloci che alleggeriscono l’impatto ma mantengono intatta l’energia. Nel complesso, l’EP funziona come una piccola mappa delle declinazioni contemporanee dell’electro, capace di preservare l’identità del brano e, al contempo, mostrarne potenzialità e mutazioni attraverso voci stilistiche differenti.