Sono principalmente trame analogiche e paesaggi sonori non convenzionali quelli che incrociamo su Electric Program II, raccolta della Gravitational Waves, un’audace esplorazione underground in cui electro, techno ed experimental s’incontrano in un viaggio sonoro al tempo stesso esaltante e distorto. “Channeling Exec” di Filmmaker apre la raccolta con una tensione densa e linee sintetiche corrose, mentre “Gay Hodin” di Hannibal III lavora su ritmiche più serrate, atmosfere incombenti e tonalità oblique. In “Revolution” DJ Nephil mette in campo un groove diretto, essenziale e marcato. Mule Driver, con “An Interesting Definition of Music”, esplora invece forme più dilatate e sfuggenti. “Zeroed” di Porosty si muove su coordinate scabre, acide e minimali, con una spinta ipnotica costante. Chiude “Local Wolf” di DJ Sigils, più breve ma non meno incisiva, giocata su contrasti netti e sequenze ritmiche spezzate innervate da accenti melodici e voci distorte. Una raccolta che tiene insieme approcci diversi senza perdere coerenza, testimoniando l’attitudine indipendente e sperimentale della label.