Sempre a marchio Furnace Room arriva una congrua sfornata di remix estratta da Homogeny, album di apaull che abbiamo recensito all’inizio dell’anno. In “Alphabet Loop” John Selway lavora su una tessitura ipnotica e lineare, mentre Neil Landstrumm con “5g” propone prima una declinazione più ruvida e spezzata, poi un’altra in chiave UK garage. Christian Smith porta su “LCD” un impianto techno diretto e funzionale, e Rhys Fulber con “Burn Rate” sposta il brano verso atmosfere più cinematiche. Signal Deluxe, su “Distorted Information”, gioca con dinamiche stratificate e ritmi frammentati, mentre Andrey Sirotkin con “Say It” sceglie una via più minimale. Ancora Christian Smith torna su “Alphabet Loop” con una seconda lettura, questa volta più asciutta e concentrata sulla progressione ritmica. Mike Opani, con “Turthan”, spinge su registri energici e incisivi. Infine, Ross Harper chiude con “Entropic”, sviluppata in una versione ampia e ariosa. Nel complesso, una raccolta che lascia emergere interpretazioni diverse di uno stesso universo sonoro, confermando la natura modulare e aperta dei materiali originali.