Feconda collaborazione fra i Paranoid London e la band scozzese dei Water Machine per un two-tracker nient’affatto fighetto, seppure sempre innestato sulla linea di un recupero acid house, che il duo londinese maneggia con la consueta competenza e disinvoltura. La versione principale di “Decimated Driver” si muove su un intreccio serrato di linee acide e synth abrasivi, con una 303 che pulsa in primo piano senza mai appesantire la struttura. La voce dei Water Machine emerge come un richiamo ritmico, scandito e incisivo, che aggiunge tensione all’andamento già carico di energia. Il mix rimane asciutto, calibrato su una dinamica diretta che punta chiaramente al dancefloor. La versione dub sposta l’attenzione su atmosfere più ombrose, lasciando respirare gli elementi e riducendo la componente vocale a un’eco distante. Qui la trama acida si fa più profonda, quasi ipnotica, con un uso misurato degli effetti che accentua il carattere notturno del brano e ne dilata l’impatto. Nel complesso, una piccola ma efficace prova di stile: Paranoid London confermano la loro abilità nel rinnovare un linguaggio ben codificato senza snaturarlo, mentre i Water Machine aggiungono una presenza vocale che rende il tutto ancora più incisivo. Un incontro riuscito che ribadisce l’attualità dell’acid house quando è trattata con cura e personalità.
