
Proprio perché ci piace anche il jazz, quello serio, a volte ci basta scorgere scritta la parola, inserita nel contesto di altri ambiti musicali, per scartare a priori la possibilità d’un ascolto: non siamo più negli anni novanta e la →

Proprio perché ci piace anche il jazz, quello serio, a volte ci basta scorgere scritta la parola, inserita nel contesto di altri ambiti musicali, per scartare a priori la possibilità d’un ascolto: non siamo più negli anni novanta e la →

Sono sempre interessanti questi Various Artists della Trust e anche questa volta è un centro piena chiamando all’azione un audace drappello di remixer che si applicano su produzioni di Versalife, Alex Cortex, Microthol e /DL/MS/. S’incomincia il giro con Stenny →

Marco Bernardi è a tutti gli effetti un veterano di quella prima scena elettronica degli anni duemila, caratterizzata da una produzione fondamentalmente digitale. Ancora oggi quell’impostazione tiene banco e anche in questo Shuiler, EP che vede la luce per Harbour →

L’idea di futuro che già pervadeva l’electro dei primordi è rimasta uno dei temi distintivi di questo genere musicale e anche adesso – in tempi di retromanie insistite – continua ad affascinare produttori ed etichette discografiche. È questo il →

Alla Co-Accused Records, etichetta simbolo della scena underground di Glasgow, brand che è legato anche ai party del Club 69, chiamano all’azione uno dei loro più valenti collaboratori, Ben Pest, che però è di Bristol e si fa avanti con →

L’irlandese Jack Hamill, aka Space Dimension Controller, approda su Tiraquon Recordings con quattro original version in guisa electro-techno, particolamente astratta e stringata. È un assoluto minimalismo percussivo quello di “Wurb MCO” con drum machine filtrate ed estremamente essenziali, in microvariazioni →

È l’eccesso di retromania il problema dell’electro oggi e diciamo questo pur sapendo benissimo che un certo senso di nostalgia elegiaca è comunque insito nel genere. Sarà per tali ragioni che la suggestione della retorica del cyborg è comunque funzionale →

S’iniziano le danze con “Counting Craters on the Moon” evocativa produzione di Phelan Kane che spinge su corde elegiache e spiritualeggianti, temi che con “Frame Dragging” assumono sembianze ancora più oniriche e sospese. È il remix di Fleck E.S.C. – →

Dicono che “’l’electro è fondamentalmente moderno” e che “la freddezza della macchina messa a nudo è un tentativo umano di esprimersi attraverso circuiti e cablaggi”. Non paghi, aggiungono che “nonostante aderisca a codici e norme specifici, il suono di questo →

Celldöd con aplomb punkish apparecchia quattro original version a base electro-techno, affidandole alla Electronic Emergencies, record label rotterdamiana – fondata da Spacemaker e Leather E – che ricordiamo proprio per l’uscita di Macho Diva. Celldöd che è svedese e in →

Ultima uscita dell’anno per Anatoly Ponomarev, aka Atakta, su J.A.D.E, label transalpina capitanata da Strktur, sulla quale il maestro di Krasnodartorna con un EP di 3 tracce, Border Connection, un viaggio oscuro e pulsante, venato da pulsioni d’antan, con battute →

Credit 00, ovvero il tedesco Alexander Dorn, head honcho della Rat Life Records, l’avevamo segnalato la scorsa estate per Count 8, EP electro di cinque tracce edito dalla Mechatronica. Adesso, per le dodici tracce del suo terzo album, è →

Dj, cantante, pianista e violoncellista, da un po’ anche electroheadz, torna Marcela Días Sindaco su Fixed Rhythms con questo Cidade Fantasma, trattazione ultra-futuribile e distopica, con fantastici vocal in lingua portoghese accompagnati da synth vintage, presi in prestito in famiglia, →

È stata in primis Aura Nox ad attirare la nostra attenzione su questo Various Artists della Mystictrax, etichetta ucraina fondata nel 2019 da Lostlojic e Lüschn, head honchos che qui presentano una traccia a testa, nell’ordine “Wings Of Lina” →