Idee Stupide – L’Albo Dei Writers

Michele Emiliano, il sindaco di Bari, città metropolitana del sud d’Italia, scrive: “Il Comune di Bari per contrastare vandalismo e grigiore urbano si affida alla street art. Bari è stata una delle prime città a istituire l’albo comunale dei writer con il progetto “Cap 70100” grazie al quale abbiamo affidato spazi, circa una trentina, a giovani artisti. Dopo le ex caserme, come nel caso della Rossani, e la base dei ponti (da anni l’esempio tangibile arriva da quello antistante al liceo Scacchi), presto cederemo ai giovani creativi anche le zone in prossimità dei binari ferroviari”. Beh, la scelta degli spazi adiacenti ai binari immaginiamo essere simbolica, perché il writer che si iscriva ad un apposito albo in quel caso non può che buttarsi sotto a un treno poi, invece che farci su le sue tag e anche – a detta dei curatori degli interventi – la suddivisione in due grandi aree, figurativa e astratta, ci pare posticcia nei casi citati, perché riteniamo queste categorie riferite all’arte di strada una pura pippa di pseudo-galleristi senza nemmeno troppa esperienza e memoria storica. Insomma, non ci piace per niente che un’istituzione debba mettere becco su dove, come e perché intervenire artisticamente in città. Ma quali détournements sono quelli fatti a comando e anche un poco celebrativi (vedi il trittico di San Nicola) e che possono vantare la furbata di “un’operazione di decoro urbano a costo zero”. Il decoro urbano lo dovete fare mettendo mano ai soldi che sottraete ai cittadini, così come chiudere le buche nelle strade, che Bari ne è piena e i lavori di normale manutenzione si realizzano solo sotto elezioni. Nel frattempo la Caserma Rossani (quella dell’intervento di SAM3) è stata occupata e i molti graffiti nati dopo all’interno – questi realizzati spontaneamente negli spazi suggestivi del ruin porn barese per eccellenza – sembrano anch’essi nelle dichiarazioni del metamorfico sindaco “ideati” dall’amministrazione comunale. Così non è – è bene specificarlo – e nessun decreto da sceriffo deve poter stabilire in fatto di spazi dove l’arte si può fare e dove no. Sembra lapalissiano ma salta sempre fuori qualche collaboratore alle arti a costo zero – figlio di mammina – a dirci e a far da mediatore su come si debba essere flâneurs sotto una giunta di centrosinistra.