Stockhausen Vs Aphex Twin Vs Lilli Carati – Waiting For Syro

Non tutti – anche fra gli addetti ai lavori – conoscono una ben documentata querelle fra Aphex Twin e Karlheinz Stockhausen, discussione avvenuta nel 1995 sulle pagine di The Wire a seguito d’un articolo titolato “Advice to Clever Children”. Nel processo di produzione dell’intervista al maestro teutonico fu mandato un pacchetto di nastri contenenti musica di diversi artisti fra i quali appunto un ancora giovanissimo Aphex Twin. Il carismatico compositore seriale, ben conosciuto per la sua competenza in fatto di musica elettronica, si permise di consigliare a Richard James l’ascolto di un suo lavoro, “Song Of The Youth”, sottolineando come sicuramente Aphex avrebbe smesso immediatamente con tutte le sue ripetizioni post-africane e avrebbe cercato di cambiare ritmi e velocità di battute, insinuando allo stesso tempo anche di una mancanza concettuale nella sua sequenza di variazioni. Aphex – per nulla intimorito dalla caratura del personaggio – perentoriamente rispose consigliando a Stockhausen l’ascolto del suo “Didgeridoo”: forse avrebbe smesso in tale maniera il maestro di apparecchiare astratti pattern casuali sui quali sarebbe stato assolutamente impossibile ballare. Immaginiamo stamparsi per reazione sulla faccia del maestro un’espressione simile a quella che gli fu provocata da Romano Battaglia in una intervista ancor meno formale durante il programma TG L’Una, esattamente dopo la domanda “qual è stato il suo più grande errore?”, dopo che la starlette Lilli Carati in piena botta da eroina aveva farfugliato un fuorviante insieme di scemenze assolute. Perché vi stiamo raccontando a nostra volta simili storie, un poco affastellate e senza apparenti nessi logici? Un dirigibile in cielo ci ha ricordato che è in uscita il nuovo album di Aphex Twin e non vorremmo applicare anche noi la stessa cattedraticità di Stockhausen o perseguire l’idea di molti comuni ma seriosi ascoltatori d’oggi che ancora pensano siano possibili capolavori, brani che cambiano la storia della musica, mettendo fine a qualcosa e/o dando vita a qualcosa di totalmente altro. Non stiamo affermando che in musica è stato detto tutto e nulla di nuovo è più possibile ma pensiamo che sia giusto distinguere fra ricerca accademica e musica pop e che se anche un maestro come Stockhausen confonde questi piani forse qualche domanda c’è da porsi. Al contempo è il pubblico a vari livelli che decide cosa fra quello che passa il convento sia più o meno interessante e a determinare o meno nuove tendenze. Se ad undici anni dall’ultimo album ufficiale di Aphex Twin, Drukqs, ci arriveranno nuove e feconde suggestioni ben vengano, altrimenti non sarà un dirigibile su Londra e nemmeno il marketing sofisticato sul deep web a convincerci dell’ineluttabilità d’acquistare una copia (né tantomeno di partecipare ad una lotteria per acquistare a 400 dollari dalla Warp una delle 200 copie limited-edition box set). Quello che ci aspetta per “Syro” – questo il titolo dell’opera annunciata – sarà comunque un tormentone peggiore di quello dei Daft Punk, con l’aggravante che i fan di Richard James sono ancora più concettuosi, supponenti ed intellettualmente molesti degli altri: noi la finiremo qui – invece – e ci risparmieremo sicuramente di fare altro sangue acido.

 

Lilli Carati e Karlheinz Stockhausen Tg l’una 1981

 

Aphex Twin – Nannou (Official Music Video)