Where Are They Now? – Steve Cutts

Steve Cutts è un maledetto fottutissimo genio, è lampante dopo pochi secondi di visione delle sue short stories, cartoon super-cinici che mostrano come anche gli eroi della nostra infanzia e quelli più recenti possano fare una fine miserrima in una società fondamentalmente capitalista e mercantile. L’illustratore londinese – infatti – non ha pietà alcuna nel raccontare d’una Jessica Rabbit obesa e del consorte Roger, disoccupato, schiavizzato e teledipendente, così come, nei cinque minuti di girato, sarà possibile ammirare Paperino, Duffy Duck e Willy il Coyote che fanno gli spazzini per le strade o un vecchio Braccio di Ferro in pre-alzheimer. I Puffi sono operai a basso salario in cantieri stradali, Linus vende kebab e Snoopy riposa sul tetto di un furgone. Solo Pikachu se la passa appena meglio e lavora alla scrivania con tanto di camicia e cravatta, mentre ad un femminilizzato He-Man, riciclatosi stilista di lingerie, sembra sia stato risparmiato un futuro di stenti. Dietro la domanda “che fine hanno fatto?” si nasconde il triste destino dei non privilegiati nelle metropoli post-moderne. “Un tempo ero qualcosa – afferma Jessica Rabbit – ora non sono niente”. Un altro mondo è possibile – forse – ma qui non è dato immaginarsi più niente.

 

Where Are They Now? – Steve Cutts