Jensen Interceptor – Body Work

Se la prende sulla sua pagina Facebook con Aphex Twin – che chiaramente non lo degna nemmeno d’un commento spiritoso – perché il download gratuito è da condannare sempre, Jensen Interceptor, non sappiamo se nelle vesti di Kennedy Jenson, Doug, Ed Johnson, Albert Blaine o Charlotte Wiebe. Alla nostra richiesta dell’uscita in formato digitale per una recensione sul blog risponde con un pistolotto che recita l’atavico refrain “se siete appassionati di musica e sostenere gli artisti underground comprate questa release su iTunes”. Poi l’intera uscita si trova in free download su – nomina sunt omina – Runderground, sito ftp spazzatura che non la “pubblicizza” nemmeno fra le loro “esclusive”. Hanno una strana idea della promozione discografica questi sapientoni, così retrograda che non conviene nemmeno perder tempo a spiegargli quanto siano ridicoli. Detto questo – e non avremmo voluto – va sottolineato che le quattro tracce presentate “Body Work”, “Axis Of Reflection”, “Hades” e “Gateway” piaceranno molto agli amanti dell’electro più vintage e tendenzioso, inzeppata la prima di vocal ammiccanti, più atmosferica la seconda, scura e ipnotica, fino a continuare in un crescendo elegiaco e futuribile nelle altre due, veri e propri esempi di cinematiche e sintetiche digressioni metropolitane e post-apocalittiche. Il tutto a marchio Space Factory.

 

Jensen Interceptor – Body Work