La SFX Entertainment, già dal Febbraio 2013 proprietaria del marchio Beatport, a distanza esatta di tre anni dall’acquisizione entra in procedura forzata di fallimento (il famigerato chapter 11): e questa è la notizia che immediatamente ha creato allarmismi tra i fan della musica elettronica e i produttori e le case discografiche in affari col più famoso e specializzato (si fa per dire) shop online del settore. Anche se le azioni del gruppo sono letteralmente crollate da 13$ a 7 centesimi dopo la quotazione in borsa, la crew di Beatport si premura di dichiarare che “tutti gli utenti, clienti ed i partner di Beatport, dovrebbero stare tranquilli” sottolineando che una siffatta azione legale non avrà alcun impatto sulla loro capacità di continuare ad offrire la più completa esperienza di musica elettronica oggi disponibile. L’intera piattaforma Beatport è insomma pienamente operativa senza restrizioni: il negozio rimane aperto, il servizio di streaming continua senza interruzioni e nuove uscite vengono aggiunte ogni giorno, mentre nuovi video e filmati sono al contempo programmati. Non meno importante è che sono in corso – nel loro solito modo – i pagamenti alle etichette e a tutti i fornitori. Se la SFX – che è proprietaria di altri marchi famosissimi e di grande richiamo come Tomorrowland e TomorrowWorld, Sensation, Stereosonic, Awakenings e Q-Dance – perde pezzi non c’è da preoccuparsi, dicono. Se l’EDM ha perso il suo smalto non c’è nessun problema, se la disponibilità di liquidi è intorno ai 60 milioni di dollari a fronte di 312 milioni di debiti, forse tirando la cinghia potranno riprendersi. Forse. Eppure a molti sembra che lo stesso sistema tritatutto che omogeneizza stili e tendenze dell’underground stia in qualche modo implodendo, incapace di gestire i trend da loro stessi messi in moto. La volubilità nella musica e nelle manifestazioni artistiche di particolar tipo rende conseguente una non facile gestione di questi ambiti alla stregua di merce qualsiasi: la complessità degli scenari odierni lo dimostra e in futuro sarà sempre peggio (o meglio… dipende da quali prospettive si guarda a questi fenomeni).
Music Festival Producer SFX Could Face Free-Fall Bankruptcy
