Il londinese Haroon Mirza si muove ai confini fra sonorità metropolitane, rumore e musica, ispirato dall’ossessione di pratiche artistiche concettualmente vissute come un processo di manipolazione dell’energia elettrica. L’attenzione del sound-artista è spesso focalizzata sui temi della cultura musicale, della scienza, della botanica o della fisica ma anche della cosmologia o da “immagini trovate”, utilizzate poi per allestire spettacolari installazioni multi-schermo. Paradigma Emergente è nello specifico un’installazione immersiva che Haroon Mirza ha progettato per un allestimento in Spagna lo scorso anno, a Madrid, riflettendo sul cambiamento culturale del paradigma contemporaneo, in bilico fra pop underground, video e musica da camera, spiega l’artista, che si definisce anche come un compositore che collabora con artisti “particolarmente influenzati dal suono techno”. Che cosa definisce la musica, il suono e il rumore in quanto tali? Che cosa distingue queste differenti espressioni sensoriali e come – al contrario – si può ritenere che appartengano invece ad uno stesso campo concettuale? L’artista, insomma, costruisce una narrazione astratta che esplora momenti di storia sociale e culturale, dispiegando il suo rapporto con tali ambiti: le risposte non sono certo univoche e nel caso di simili interrogativi difficilmente potrebbero esserlo.
