Liquid Sky Berlin – No vinyl. No cdjs

La citazione – del posto in questione s’intende – è quella di un’invasione aliena che ha come veicolo di colonizzazione un club di tossici. In realtà questo experimental music e videoart bar, situato a Berlino nel quartiere di Kreuzberg in via Mehringdamm 61, è un po’ più sobrio come location di quella del film anni ottanta di Slava Tsukerman. Il Liquid Sky Berlin è dedito, infatti, tuttalpiù ad esperimenti sonori in guisa iper–contemporanea. Non costituisce più di tanto una sorpresa, allora, il divieto a vinili e cdj, che non è l’ennesima presa di posizione sull’atavica – e oramai per gonzi – polemichetta sui formati, sul purismo e chiacchiere inerenti. Quello che si vuole supportare invece è un approccio più avventuroso e propositivo di nuove soluzioni per i live elettronici, che s’intendono non precostituiti, fatti con macchine analogiche o mediante software e controller, tape e lettori d’ogni tipo. Non è una presa di posizione sulla cultura del djing, tengono a precisare, dalla quale comunque derivano, ma solo la volontà di sottolineare e prendere parte a quello che ancora di non convenzionale e imprevedibile aleggia in questi ambiti, spaziando dal circuit bending al laptop djing, dall’approccio modular synth agli iPad, dalla short wave radio techno a qualsiasi elaborazione “fuori dal coro”. Noi crediamo che tutto ciò sia molto interessante e riconcili con quanto le nuove tecnologie digitali promettevano prima d’appiattirsi su usi decisamente troppo bambineschi e mainstream.

 

Quantum VJ HD demo #2 (live camera recording)

 

Quantum VJ HD demo #3 (controls)