Parte “Kissing Myself” sul nostro lettore di redazione e le atmosfere sono subito molto astratte, crude ed effettate, malsane e noisy, con un riff ammaliante contorto nei suoi (audio)abusi e viziose elettroniche in accompagnamento. “Smile” è il conseguente proseguimento, però con battute ben cadenzate e potenti, mentre “Pink” aggiunge vocal straniti e come invocanti. Un senso di disagio profondo permea tutto il progetto e Yannick Pozo Vento, aka Réelle, è assai abile nel voltare una certa estetica queer in chiave digitalissima e sincopata, Con l’efebico cubano, che adesso di base è a Berlino, collabora in “God” Lamb Kebab, agitando un ritornello invasivo e armonie microtonali ondeggianti. L’EP si chiude poi con un remix di un altro collega berlinese, Dis Fig: “All I Have Left” risponde alle lussureggianti produzioni di Réelle trascinando il lutto in una visione ancora più oscura, furente e misterica. Alla Danse Noire bene hanno fatto a puntare su questo artista: la sostanza c’è e si sente.
