Miss Kittin & The Hacker – Lost Tracks, Vol. 2

A marchio Nobody’s Bizzness, arrivano quattro lost tracks di Miss Kittin & The Hacker, secondo capitolo di una saga iniziata con “Leather Forever”, “Nightlife”, “Miss Crazy Bullshit” e “Loving The Alien”, continuata adesso con “Upstart”, “Love on 26”, “Snuff Movies” e “The Building”. Più che negli episodi della prima raccolta è adesso ancora più marcata l’influenza synthpop e post-punk degli anni ’80. Le quattro tracce adesso presentate sono quattro demo inedite registrate tra il 1997 e il 1999 nel loro studio personale, che era composto all’epoca solo da un Korg MS-20, un Roland SH-101, una TR-606, una TR-808, un Siel DK80 e un Boss DR-660. Le registrazioni emanano un appeal assai spontaneo – senza eccessivi fronzoli – e il tutto sembra quasi frutto d’improvvisazioni, seppur dal gusto sintetico. Miss Kittin disserta sull’incantamento per il nuovo – non sempre privo di controindicazioni – caratterizzando sfacciatamente le rime con un malsano accento francese e per meglio distillare ancora una certa energia di quei tempi ci ricorda: “eravamo ingenui, innocenti, avventurosi e non ci aspettavamo nulla in cambio”. Adesso invece è ricco anche l’artwork, comprensivo di custodia lucida, foto in bianco e nero e postcard disegnata da Eloise Leigh.

 

  • Miss Kittin & The Hacker – Lost Tracks, Vol. 1
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  • Miss Kittin & The Hacker – Lost Tracks, Vol. 2
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