L’amsterdamiano VNTM tenta un intreccio fra sonorità di stile berlinese e progressioni melodiche, contemporanee ma un po’ troppo elegiache per i nostri gusti, anche se l’equilibrio è poi nella title track ben modulato, grazie anche a vocal più stradaioli. Identità musicale forte – viene da dire – e capace d’attecchire nelle big room, suoni che pure nella successiva “Space & Time”, financo fra battute alquanto consistenti, trovano la loro strada per evocare immaginifici viaggi e incantamenti. È “Drowning” l’unica original version sulla quale è apparecchiato un remix – è chiamato per farlo Olivier Weiter – che infine è confezionato in maniera piuttosto guidata e ondivaga. Si mette termine al tutto con “Desire”, senza scantonare di molto dall’assunto iniziale: che operazioni di questo tipo poi funzionino veramente è tutto da provare.
