La Mverte – No Trespassers

Accorrete tutti il 20 Settembre nei migliori negozi specializzati perché esce un nuovo EP di La Mverte, comprensivo di ben cinque original version. La Her Majestys Ship è stata l’etichetta che lo ha fatto conoscere al grande pubblico nel lontano 2014 e ancora in questo caso si ritorna su cesure rock, post punk e psicotiche, insomma quello che dovrebbero passare quegli ignorantoni dei dj sulla quaratina che pensano di “essere alternativi” solo perché hanno una vaga idea di quello che fu l’ebm o l’industrial di un paio di decadi fa (e si entusiasmano al riformarsi dei Bauhaus per concerti rievocativi da quattro lire). Ma veniamo all’oggi, la traccia d’apertura, “No Trespassers”, subito immerge gli ascoltatori al giusto climax, mescolando surf e new beat, fra echi di B’52 e vocal di gran qualità. La successiva “Dubious Purpose” è invece produzione più maliziosa e introversa, scura e ipocondriaca, dolcemente inquietante e incombente, mentre
l’altra ancora, “Lobotomy”, risulta più sintetica e cerebrale, una cupa cover dei Neon, band fiorentina new wave che la incise nel 1981. In vena d’epopea dark anche “Mind Fair”, con i suoi lead inquietanti e gli hit metallici induce ai tempi che furono, come una sorta di funky gelido e primigenio. Si chiude con “Le Soir, Encore” dove spiccano i vocal di Theodora e l’impatto risulta nel complesso sognante e visionario, con atmosfere che ricordano moltissimo Liquid Sky di Slava Tsukerman. Capiamo l’amore per il passato e l’unica maniera d’omaggiarlo veramente è immergerlo in una contemporaneità stringente: esattamente come fa La Mverte.

 

  • La Mverte feat. Theodora – Le soir, encore
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  • La Mverte – Boiler Room Paris DJ set
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