Per il maestro Anthony Rother molte delle esperienze quotidiane – e parliamo naturalmente anche della pandemia – stanno diventando parte integrante del suo processo compositivo, pensieri e flussi che sono criptati in metafore e sequenze electro intense, crude ed elegiache al tempo stesso. Questo processo creativo non è semplicemente una mera riproposizione vintage di come in una certa epoca abbiamo immaginato il futuro. Qui la comunicazione è sostanza, la certezza di avere a che fare con un estraneo. Profezie e algoritmi, una vita perfettamente controllata e organizzata da un’unica corporation. Distopia? Premonizione? Anarchia sociale? Semplicemente un altro capolavoro del più significativo artista electro vivente, pubblicato direttamente sul suo bandcamp senza il bisogno di nessuna etichetta.
